Itinerario Archeologico
Intensi millenni di storia vissuti da protagonista hanno sedimentato a Manduria un tessuto culturalesaldissimo. Città egemone della Dodecapoli messapica fu cinta da fossati e possenti mura megalitiche tra il V e il III secolo A.C., i resti articolati in triplice cerchia, sono visibili ancora oggi insieme a quelli di una grande necropoli, con tombe a fossa spesso di vaste dimensioni, coperti da lastroni di pietra, i cui reperti, in parte, si possono ammirare presso la chiesa dello Spirito Santo, dove è stata allestita una mostra che documenta lo scavo delle oltre 1200 tombe portate alla luce. Invano Manduria fu assediata da Taranto, con l'aiuto del re di Sparta Archidamo che, nel 338 A.C. vi perse la vita sotto le mura. Non senza avergli opposto una strenua resistenza, fu presa da Annibale, nel 212 A.C., poi conquistata dal console Quinto Fabio Massimo nel 209 A.C che fece ricco bottino e 3000 prigionieri.
Di epoca preromana è il Fonte Pliniano, quel "lacus" in grotta sotterranea ricordato da Plinio il Vecchio per la singolarità del suo livello d'acqua sempre costante, mentre dal III secolo A.C. al XII D.C. si datano le stratificazioni architettoniche del complesso monumentale di San Pietro Mandurino, di cui fanno parte una chiesetta, una piccola basilica sotterranea affrescata ed una tomba a camera di età ellenistica. Il contado è ricco anche'esso di insediamenti archeologici, che vanno dal periodo preistorico al periodo medievale, i quali attestano la presenza dell'uomo sul posto, nel tempo. I siti del periodo preistorico sono collocati: in contrada Marchese, Fiatte, Campanella, Terragna, Borraco e Canale di San Nicola. I villaggi di masseria la Fiatte e Canale di San Nicola con presenze anche in grotta. Ulteriori presenze del periodo preistorico, japigio e messapico sono visibili sulla collinetta di Monte Dei Castelli. Su un'area di circa 50 ettari, si sviluppa l'antica città messapica, cinta da 3 cerchie murarie. I ritrovamenti sul posto di un Hescara, di fondamenta di ampi palazzi di sepoltire di fossa, a cassone, a sarcofago e di vari reperti ceramici, metallici e di alcune monete, attestano una forte frequentazione del sito dall'VIII al II secolo A.C.. Testimonianze del periodo romano sono presenti in contrada Bagnolo, Acquasantara e Monache ove sono emersi da scavi regolari fondamenta di vari ambienti. Inoltre presenze sepolcrali del periodo medievale sono visibili in contrada Specchiarica, masseria Scorpora, Santa Maria di Bagnolo, masseria Sant'Angeli e bosco Cuturi. |
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